L’Islanda ha una strada chiamata in diversi modi Ring road o Strada numero 1 ma il suo vero nome è Hringvegur. E’ un anello che segue tutto il suo perimetro e che attraversa alcune delle zone più spettacolari dell’isola ed è lunga quasi 1500 km .
Non importa in che direzione si imbocchi la Hringvegur: il paesaggio è sempre e comunque spettacolare.
Noi (io e il mio compagno Giorgio) abbiamo optato per un giro in senso antiorario trovando tutto meraviglioso, e non so consigliare cosa sia meglio fare. Sicuramente facendolo orario e usando come guida la Lonely Planet non dovete saltare da un capitolo all’altro e le località sono indicate nell’ordine corretto! Noi abbiamo lasciato Reykjavik come ultima tappa, con il senno di poi, credo che inserirei la visita della città come prima cosa.
Ecco il nostro itinerario:
Giorno 1: Milano – Keflavík – Hveragerði
- Arrivo a Keflavík nel primo e ritiro auto: arrivando nel pomeriggio abbiamo scelto di dormire a Hveragerði in modo che il giorno successivo fossimo più vicini al Circolo d’oro.
- Reykjadalur Hot Spring Thermal River
Per il racconto della prima tappa, clicca qui.
Giorno 2: Hveragerði – Circolo d’oro – Costa sud
- Kerið
- Geyser
- Cascata Gulfoss
- Cascata Seljalandsfoss
- Cascata Skogafoss
Noi per scelta abbiamo saltato il Parco nazionale Þingvellir, sia per mancanza di tempo (per vederlo bene ci vogliono circa 2 ore) sia perché dopo aver letto diversi pareri non mi attraeva molto.
Per il racconto della seconda tappa, clicca qui.
Giorno 3: Costa sud – Höfn
- Dyrhólaey Lighthouse
- Kirkjufjara beach
- Reynisfjara Beach
- Fjaðrárgljúfur canyon: era in itinerario ma noi non lo abbiamo visitato a causa di un’inondazione nel fiume Skaftá, causata dall’eruzione di un vulcano sotto la calotta glaciale. La strada era chiusa con deviazione obbligata.
- Chiesetta di Hof
- Jökulsárlón: tour gommone tra gli iceberg con Zodiac Tour
- Diamond beach
- Höfn
Parco nazionale Skaftafell: purtroppo nella stesura di questo viaggio ho sottovalutato l’importanza della visita al Parco nazionale Skaftafell, con il senno di poi avrei aggiunto una notte in più in zona in modo da per dedicare una giornata alla visita di questo parco e magari un’escursione per vedere da vicino il ghiacciaio.
Per il racconto della terza tappa, clicca qui.
Giorno 4: Fiordi orientali, Höfn – Egilsstadir
- Viking Cafe/Vestrahorn: di per sé il villaggio vichingo (ovviamente ricostruito per i turisti) non è un granché, il motivo per il quale vale la pena fermarsi è Vestrahorn, un massiccio montuoso amato dai fotografi che si eleva sulla laguna a fianco del mare.
- Fiordi a est con tappa a Djúpivogur per il pranzo
- Seyoisfjorour
- Egilsstadir
Per il racconto della quarta tappa, clicca qui.
Giorno 5: Egilsstadir – lago Myvatn – Húsavík
- Cascata Dettifoss
- Hverir: campo di lava
- Lago Mývatn: gli si gira intorno con l’auto
- Grjótagjá: grotta sotterranea, se non c’è sole è molto molto buia
- Hverfjall: vulcano spento
- Dimmuborgir: labirinto di formazioni laviche
- Skútustaðagígar: pseudocrateri
- Husavik: escursione balene con Húsavík Original Whale Watching
Per il racconto della quinta tappa, clicca qui.
Giorno 6: Húsavík – Fiordi del nord – Akureyri
- Cascata Godafoss
- Ólafsfjörður
- Siglufjörður
- Akureyri
Per il racconto della sesta tappa, clicca qui.
Giorno 7: Akureyri – Reykjavik
Noi abbiamo fatto diretto da Akureyri a Reykjavik (4 ore e mezza di viaggio) ma abbiamo sbagliato, facendo così infatti abbiamo saltato la Penisola di Snæfellsnes. Tornassi indietro aggiungerei una notte a Borgarnes, in modo da visitare la zona.
Per il racconto della settima tappa, clicca qui.
Giorno 8: Reykjavik – Keflavík – Milano
Per il racconto della ottava tappa, clicca qui.
Qui trovate qualche consiglio pratico, che spero possa esservi utile per un viaggio in Islanda
Complimenti un viaggio fantastico😍😍😍😍
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Grazie! Sì è stato un viaggio davvero meraviglioso!
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Non ho alcun dubbio❤
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